3 minuti di letturaFrom Mercurio with Love
Mercurio è un posticino molto particolare. Innanzitutto è il pianeta del Sistema Solare che si trova più vicino al Sole (mediamente si trova a 57 milioni di km dalla stella, noi siamo circa 100 milioni di km più lontani). Non consiglio una vacanza visto che le temperature potrebbero essere sgradevoli; si può andare dai -170 °C ai 420 °C, non proprio da villeggiatura.
Poi possiamo aggiungere il fatto che un giorno su Mercurio è più lungo di un anno. In particolare un giorno è uguale a due anni. Wow! Com’è possibile?
Beh, non vi aspetterete certo che tutti i pianeti funzionino come la Terra spero! Infatti la rotazione e la rivoluzione di Mercurio sono fatti così, sincronizzati in maniera diversa da come siamo abituati riguardo la nostra Terra. Questo è accaduto non in un attimo, ma in un periodo di tempo molto lungo, in cui le forze mareali tra Mercurio e il Sole hanno giocato tra loro. In pratica, Mercurio e il Sole si sono tirati a vicenda finendo nella situazione sopra elencata. Si tratta un po’ della stessa cosa per cui la Luna mostra sempre la stessa faccia a noi sulla Terra. Non esattamente la stessa cosa, però, perché l’orbita di Mercurio è parecchio eccentrica e quindi il risultato finale non è lo stesso di quello del sistema Terra-Luna.
Proprio l’eccentricità dell’orbita di Mercurio (nel senso che non è circolare ma anche nel senso che fa i capricci, se volete!) ci porta ad un altro fatto interessante: il Sole, visto dall’infuocato panorama di Mercurio danza allegramente nel cielo durante il giorno.
Anzi ne apro un’altra. Il fatto che un pianeta viaggi più veloce quando è più vicino al Sole mentre vada più lento quando è più lontano non è altro che la manifestazione della conservazione del momento angolare. In pratica il momento angolare è dato dal prodotto della distanza per la velocità. Siccome tale prodotto deve rimanere costante allora ad una minore distanza corrisponde una velocità maggiore e viceversa. Per maggiori dettagli sulla grandezza momento angolare rimando a questo vecchio post. Chiusa anche la seconda parentesi.
I numeri di Love, in generale, ci dicono come la struttura di un pianeta reagisce alle forze di marea esercitate da altri corpi (per esempio il Sole e gli altri pianeti o altri satelliti). E questo ci basta sapere qui.
Perciò, capite subito che, una volta ottenuta una stima di un (certo) numero di Love si possono cominciare a fare delle ipotesi riguardo la struttura interna di un pianeta. Cioè vi rendete conto della bellezza di tutto ciò? Possiamo capire qualcosa dell’interno di un pianeta senza scavare un buco ma inviando una sonda e misurando la gravità. Bellissimo.